
Nel 1901 un gruppo di cercatori di spugna scoprì un complesso dispositivo meccanico che giaceva sul fondo dell’oceano, appena al largo della costa di un’isola greca chiamata Antikythera. Il dispositivo divenne in seguito noto come il Meccanismo di Antikythera. Fu trovato tra i resti di un naufragio che si verificò intorno agli inizi del I secolo a.C., anche se si pensa che il dispositivo sia stato costruito tra il 150 e il 100 a.C.
Nel corso del secolo scorso i ricercatori sono lentamente giunti alla conclusione che si tratta di un calcolatore meccanico o un computer analogico progettato per calcolare le posizioni dei pianeti e di altri cicli astronomici semplicemente impostando il dispositivo per una specifica data. Alcuni di questi cicli astronomici venivano calcolati e mostrati nel contesto dei dodici segni dello zodiaco e del calendario egiziano, che sono inscritti sul dispositivo, e aveva anche un quadrante per la previsione delle eclissi.
Qual è lo Scopo del Meccanismo di Antikythera?
Il Meccanismo di Antikythera è largamente considerato come il dispositivo meccanico più complesso che sia mai stato costruito nel mondo antico ed ha cambiato completamente la nostra percezione e comprensione della scienza e della meccanica dell’antichità. Tuttavia, lo scopo reale del dispositivo viene raramente menzionato o approfondito. Perché? Perché lo scopo principale per cui fu costruito un tale dispositivo durante quel periodo fu quello di usarlo per calcoli astrologici. Vale a dire, sarebbe stato usato per calcolare e redigere temi natali o altre carte utilizzate nell’astrologia decisionale o elettiva (nota anche come astrologia catartica).
Ciò significa, in sostanza, che il dispositivo meccanico più sofisticato del mondo antico è stato utilizzato ai fini di ciò che molti scienziati moderni considerano una superstizione o pseudoscienza. Questo, naturalmente, è un boccone amaro da digerire per molti astronomi e scienziati moderni che sono così entusiasti della scoperta del meccanismo di Antikythera eppure così poco propensi a parlare di ciò per cui fu probabilmente utilizzato (l’astrologia), così questo aspetto del dispositivo viene ovviamente sorvolato e sminuito.
Penso che sia una questione problematica, in realtà, perché nel ridimensionare le applicazioni pratiche del dispositivo i ricercatori potrebbero trascurare alcune caratteristiche di progettazione in esso contenute. Inoltre, il Meccanismo di Antikythera potrebbe fornirci alcune informazioni importanti sull’interazione tra astronomia e astrologia nel mondo antico e su come ciascun campo ha svolto un ruolo importante nello stimolare l’evoluzione dell’altro.
Il Meccanismo di Antikythera e lo Sviluppo dell’Astrologia Ellenistica

Una delle caratteristiche particolarmente interessanti del Meccanismo di Antikythera è il fatto che può aiutarci a stabilire con sicurezza l’arco temporale in cui si sviluppò l’astrologia ellenistica. Al momento si dibatte sul fatto se l’astrologia ellenistica si sia sviluppata gradualmente nel corso di diversi secoli o se sia stata il risultato di un’invenzione improvvisa avvenuta nel corso di una o forse due generazioni. La maggior parte dei ricercatori nel campo dell’astrologia antica tende attualmente a discutere più sulla falsariga dell’ipotesi dell’invenzione improvvisa, e fanno di solito risalire lo sviluppo dell’astrologia ellenistica alla fine del II secolo o all’inizio del I secolo a.C. [1] La cosa interessante di questa datazione è che coincide proprio con il periodo in cui si pensa che il Meccanismo di Antikythera sia stato costruito e successivamente perduto nel naufragio. È difficile che si tratti di una coincidenza, sembra invece indicare la possibilità che i primi fondatori dell’astrologia ellenistica fossero in qualche modo legati agli sviluppi che stavano verificandosi attorno al Meccanismo di Antikythera.
Possibili Scenari di Influenza Reciproca
Da un lato è possibile che lo sviluppo di dispositivi come il Meccanismo di Antikythera (esistevano sicuramente altri dispositivi simili o almeno dei prototipi) abbia effettivamente stimolato l’evoluzione dell’astrologia ellenistica fornendo gli strumenti necessari per calcolare le posizioni dei pianeti per una data specifica in modo relativamente rapido e semplice. Questo avrebbe accelerato e forse migliorato la ricerca astrologica che stava verificandosi all’epoca, rendendo forse più semplice realizzare la sintesi delle tradizioni astrologiche mesopotamiche ed egiziane che hanno portato allo sviluppo dell’astrologia ellenistica.
D’altra parte, forse fu questo nuovo sistema astrologico – e la crescente pratica dell’astrologia natale sin dalla sua comparsa nel V secolo a.C. – a richiedere e stimolare la progettazione di dispositivi più complessi come il Meccanismo di Antikythera. Questi dispositivi sarebbero stati sviluppati per calcolare in modo molto più rapido e accurato i dati astronomici necessari per redigere una carta astrologica, rispetto alla loro realizzazione a mano con l’aiuto di tabelle ed effemeridi.
Verso la fine del I secolo a.C. l’astrologia oroscopica incorporò completamente e rimpiazzò le precedenti tradizioni astrologiche mesopotamiche ed egiziane e venne usata largamente nella cultura e nella politica romana. Non dovrebbe quindi sorprendere l’idea che un ricco mecenate potesse spendere grandi somme di denaro per commissionare un dispositivo che rendesse i calcoli del suo astrologo, o del suo gruppo di astrologi, più precisi ed efficienti.

L’incisione su pietra del I secolo a Nemrut Dağı che mostra le posizioni dei pianeti nel giorno dell’incoronazione del re Antioco I di Commagene, spesso considerata uno dei primi oroscopi greci, è un buon esempio di come, a quel tempo, gli astrologi si facevano sponsorizzare da patroni ricchi e d’alto rango. È possibile, durante quel periodo, che a un astrologo o a un gruppo di astrologi fosse commissionata la progettazione di un dispositivo come il Meccanismo di Antikythera? Sembra molto probabile, anche se il lavoro avrebbe necessitato di un qualche supporto esterno.
Dicono che la nave che trasportava il Meccanismo di Antikythera fosse in rotta verso Roma quando affondò, anche se probabilmente non sapremo mai a chi fu originariamente destinato. Una cosa però sembra certa: l’esistenza di un tale dispositivo, o di tali dispositivi, avrebbe avuto profonde implicazioni per lo sviluppo e la pratica dell’astrologia nel mondo antico.
Mentre la scoperta del Meccanismo di Antikythera può riscrivere in modo significativo la storia della meccanica, ci fornisce anche un ulteriore ed importante esempio di uno dei contributi più positivi che l’astrologia ha apportato alla storia della scienza.
Ulteriori Informazioni sul Meccanismo di Antikythera
* Il gruppo che negli ultimi anni ha svolto ricerche sul Meccanismo di Antikythera ha un sito web con molte notizie e informazioni sull’argomento.
* L’articolo di Wikipedia contiene molti link utili ad altri articoli, oltre a una panoramica più o meno accurata del Meccanismo di Antikythera.
* C’è un video su Nature.com che fornisce alcune informazioni interessanti su come il Progetto di Ricerca sul Meccanismo di Antikythera ha condotto le proprie indagini.
* C’è un video su YouTube che mostra una ricostruzione funzionante del meccanismo di Antikythera costruito da un curatore del museo di nome Michael Wright.
* History Channel, qualche anno fa, ha prodotto un episodio di un’ora sul Meccanismo di Antikythera con alcune immagini e animazioni del dispositivo generate al computer. È un po’ datato, ma consiglio comunque di vederlo. È possibile acquistare il DVD su Amazon.com.
[1]: vd. David Pingree, From Astral Omens To Astrology, From Babylon to Bikaner, Istituto Italiano Per L’Africa E L’Oriente, 1997, pg. 34.
Fonte: The Antikythera Mechanism Was Used for Astrology, di Chris Brennan
Traduzione: Alessandra Ricci